Luigi Ontani
Biografia
(Montovolo, Bologna, 1943) Nel 1963 dall'Appennino tosco-emiliano si trasferisce a Torino per svolgere il servizio militare e dove ha il suo primo contatto con le esperienze artistiche più aggiornate di quegli anni. Al 1965 risalgono i primi oggetti pleonastici, calchi in gesso dipinti a tempera,"extragiocattoli" che esprimono una dimensione ludica dell'arte. Nello stesso anno a Bologna esordisce nella rassegna del Gruppo Industriale Maccaferri e nel 1967 è la sua prima personale alla Galleria Sanpetronio. Nel 1970 espone alla Galleria San Fedele di Milano con una mostra presentata dal critico Renato Barilli. Tra il 1969 e il 1989 realizza lavori ispirati al genere dei tableaux vivants. L'artista, nel duplice ruolo di autore e modello, utilizzando la tecnica fotografica, ferma il suo gesto nel tempo con la reinterpretazione di personaggi allegorici e mitologici. Si trasferisce a Roma dove frequenta la Galleria l'Attico di Fabio Sargentini. Nel 1974 espone alla Sonnabend Gallery di New York e in seguito partecipa a numerose rassegne pubbliche di centri culturali in Europa ed oltreoceano, come la rassegna Italian Art Now, 1982, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. L'Oriente e l'esotico esercitano una forte attrazione sull'artista, che alla fine del 1974 intraprende il primo viaggio in India. Negli anni Ottanta si dedica alla scultura in cartapesta e ceramica: immagini iconiche desunte da letteratura, storia, mitologia e leggenda che con curiosità e senza condizionamenti fanno eco al suo slogan "mEnTe ApeRtA e vivA l’Arte". Nel 1978 e nel 1984 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ritorna nel 1995 con una sala personale al Padiglione Italia. Nel 2001 il MoMA PS1 di New York gli dedica la prima grande retrospettiva negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato presentato in importanti rassegne nazionali e internazionali.
(Montovolo, Bologna, 1943) Nel 1963 dall'Appennino tosco-emiliano si trasferisce a Torino per svolgere il servizio militare e dove ha il suo primo contatto con le esperienze artistiche più aggiornate di quegli anni. Al 1965 risalgono i primi oggetti pleonastici, calchi in gesso dipinti a tempera,"extragiocattoli" che esprimono una dimensione ludica dell'arte. Nello stesso anno a Bologna esordisce nella rassegna del Gruppo Industriale Maccaferri e nel 1967 è la sua prima personale alla Galleria Sanpetronio. Nel 1970 espone alla Galleria San Fedele di Milano con una mostra presentata dal critico Renato Barilli. Tra il 1969 e il 1989 realizza lavori ispirati al genere dei tableaux vivants. L'artista, nel duplice ruolo di autore e modello, utilizzando la tecnica fotografica, ferma il suo gesto nel tempo con la reinterpretazione di personaggi allegorici e mitologici. Si trasferisce a Roma dove frequenta la Galleria l'Attico di Fabio Sargentini. Nel 1974 espone alla Sonnabend Gallery di New York e in seguito partecipa a numerose rassegne pubbliche di centri culturali in Europa ed oltreoceano, come la rassegna Italian Art Now, 1982, al Solomon R. Guggenheim Museum di New York. L'Oriente e l'esotico esercitano una forte attrazione sull'artista, che alla fine del 1974 intraprende il primo viaggio in India. Negli anni Ottanta si dedica alla scultura in cartapesta e ceramica: immagini iconiche desunte da letteratura, storia, mitologia e leggenda che con curiosità e senza condizionamenti fanno eco al suo slogan "mEnTe ApeRtA e vivA l’Arte". Nel 1978 e nel 1984 partecipa alla Biennale di Venezia, dove ritorna nel 1995 con una sala personale al Padiglione Italia. Nel 2001 il MoMA PS1 di New York gli dedica la prima grande retrospettiva negli Stati Uniti. Il suo lavoro è stato presentato in importanti rassegne nazionali e internazionali.