Botto & Bruno
Biografia
Gianfranco Botto (1963) e Roberta Bruno (1966), in arte Botto&Bruno, vivono e lavorano a Torino.
Coppia nella vita e nell’arte sono un duo artistico che fin dai primi anni ’90 si esprime soprattutto attraverso la fotografia, il disegno, i video e le installazioni.
Nati e cresciuti entrambi in quartieri periferici, grazie alla loro cultura sofisticata, hanno saputo trattare la marginalità come un tema culturale su cui intervenire per sondarlo in tutti i suoi risvolti. Famose e inconfondibili le loro visioni di periferie urbane dai cieli cupi, caratterizzate da edifici dismessi e luoghi degradati, in cui la presenza umana ha conquistato un suo spazio a fatica in questi luoghi privati della loro identità, e dove nessuna fisionomia è riconoscibile.
I due artisti si avvalgono principalmente della macchina fotografica come mezzo d’investigazione: scattano moltissime immagini delle periferie urbane, della loro città e dei luoghi dove vanno ad esporre, o di dovunque gli capiti di recarsi.
Con la Fondazione Garuzzo ha collaborato a Dialoghi e altri sguardi. Il Tempo della Comunanza, La Castiglia, Saluzzo (2024), Visioni Contemporanee, Capri, Milano, Shangai (2014-2015), Na-To, Castel Sant’Elmo, Napoli (2013), Natura e Metamorfosi, Shangai e Beijing, (2006-2007).
Il loro lavoro The ballad of forgotten places è in deposito quinquiennale presso la Esposizione e collezione Permanente alla Castiglia di Saluzzo.
Mostre personali (Selezione):- 2020 | The ballad of forgotten places, Galleria Sabauda, Musei Reali, Torino.
- 2016 | Society, you’re a crazy breed, Fondazione Merz, Torino.
- 2014 | Silent walk, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli.
- 2012 | Deep end, Istituto Italiano di Cultura, Madrid.
- 2021 | L’arte e la città, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.
- 2018 | La strada dove si crea il mondo, Museo MAXXI, Roma.
- 2009 | Biennale di Lione, Lione.
- 2001 | Platea dell’umanità, XLIX Biennale di Venezia.
Gianfranco Botto (1963) e Roberta Bruno (1966), in arte Botto&Bruno, vivono e lavorano a Torino.
Coppia nella vita e nell’arte sono un duo artistico che fin dai primi anni ’90 si esprime soprattutto attraverso la fotografia, il disegno, i video e le installazioni.
Nati e cresciuti entrambi in quartieri periferici, grazie alla loro cultura sofisticata, hanno saputo trattare la marginalità come un tema culturale su cui intervenire per sondarlo in tutti i suoi risvolti. Famose e inconfondibili le loro visioni di periferie urbane dai cieli cupi, caratterizzate da edifici dismessi e luoghi degradati, in cui la presenza umana ha conquistato un suo spazio a fatica in questi luoghi privati della loro identità, e dove nessuna fisionomia è riconoscibile.
I due artisti si avvalgono principalmente della macchina fotografica come mezzo d’investigazione: scattano moltissime immagini delle periferie urbane, della loro città e dei luoghi dove vanno ad esporre, o di dovunque gli capiti di recarsi.
Con la Fondazione Garuzzo ha collaborato a Dialoghi e altri sguardi. Il Tempo della Comunanza, La Castiglia, Saluzzo (2024), Visioni Contemporanee, Capri, Milano, Shangai (2014-2015), Na-To, Castel Sant’Elmo, Napoli (2013), Natura e Metamorfosi, Shangai e Beijing, (2006-2007).
Il loro lavoro The ballad of forgotten places è in deposito quinquiennale presso la Esposizione e collezione Permanente alla Castiglia di Saluzzo.
Mostre personali (Selezione):- 2020 | The ballad of forgotten places, Galleria Sabauda, Musei Reali, Torino.
- 2016 | Society, you’re a crazy breed, Fondazione Merz, Torino.
- 2014 | Silent walk, Galleria Alfonso Artiaco, Napoli.
- 2012 | Deep end, Istituto Italiano di Cultura, Madrid.
- 2021 | L’arte e la città, Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato.
- 2018 | La strada dove si crea il mondo, Museo MAXXI, Roma.
- 2009 | Biennale di Lione, Lione.
- 2001 | Platea dell’umanità, XLIX Biennale di Venezia.